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Ancora una giornata di pioggia quella odierna, con

Ancora una giornata di pioggia quella odierna, con precipitazioni che stanno interessando ancora tutto il Ravennate. In pianura, verso le zone costiere, superati i 30 mm di acqua dopo che un nuovo vortice si è creato nel mare Adriatico scaricandosi poi sulla terraferma.
Le precipitazioni proseguiranno ancora a tratti durante la notte in movimento verso le colline e tenderanno a scemare solo da domani mattina lasciandoci un mercoledì pomeriggio finalmente con ampie schiarite.
Variabilità che però sarà nuovamente messa in discussione da un nuovo intervento piovoso previsto per tutta la giornata di venerdì e parte di sabato.
I termometri saranno in leggera discesa da domani, abbassando la quota neve prevista per venerdì ai 400 metri circa, con estremo beneficio dei corsi d'acqua che vedranno un più lento influsso dalle altitudini medie.
Attualmente permangono criticità locali sui fiumi e canali ma, con la diminuzione delle precipitazioni, molte di queste si dovrebbero risolvere velocemente.
Dando uno sguardo a settimana prossima, da domenica e fino a giovedì temperature in media e variabile con qualche nuvola in arrivo da fine settimana. Avremo comunque modo di verificare nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Nella foto: uno dei tanti campi di nuove semine di cereali con evidente difficoltà di smaltimento delle piogge degli ultimi tre giorni a sud di Ravenna.
#condifesaravenna #meteo #previsionimeteo #chetempofa #previsionideltempo #maltempo #pioggia #eccessoidrico #mareadriatico #dicembre #romagna #grano

Aggiornamento meteo notturno: giornata che ha port

Aggiornamento meteo notturno: giornata che ha portato piogge diffuse ed estese su tutta la Romagna. Da questa mattina sono molte le zone che hanno superato i 100 mm di accumuli di pioggia in particolare nel forlivese e cesenate ove attualmente le vallate e pianure di Ronco, Montone, Bevano, Savio e Marecchia presentano criticità importanti per i passaggi delle piene.
Nella parte ravennate crescita dei livelli del Marzeno e Lamone in ingresso a Faenza.
In collina si sono messe in movimento nuovamente frane e smottamenti in tutte le vallate.
La situazione, secondo le previsioni, tenderà a migliorare dalla mezzanotte, con una pausa notturna per rivedere domani mattina nuovamente piogge e rovesci per poi scemare definitivamente nel tardo pomeriggio con pausa successiva di 2 giorni.
Quote neve relegate oltre ai 800 mt, con tendenza da domani ad una piccola discesa di altitudine.
La situazione è monitorata dagli organi preposti ma resta sempre la realtà di fenomeni intensi che flagellano il nostro debole territorio in ogni evento perturbato con la componente di un mare Adriatico ancora troppo caldo che anche la notte scorsa ha generato temporali e ricaricato il maltempo di passaggio.
Nella foto: uno dei tanti campi allagati oggi pomeriggio tra Faenza e Cotignola.
#condifesaravenna #previsionimeteo #pioggia #maltempo #romagna

8 dicembre, giorno dell'Immacolata, con pioggia di

8 dicembre, giorno dell'Immacolata, con pioggia diffusa su tutta la Romagna e quota neve che rimane sulle cime appenniniche più alte.
La giornata perfetta per ultimare il Presepe ed accendere la magia del periodo natalizio che ci attende.
Il termine Presepe deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini; il termine è composto da prae (innanzi) e saepes (recinto), ovvero luogo che ha davanti un recinto. Un'altra ipotesi fa nascere il termine da praesepire cioè recingere. Nel latino tardo delle prime vulgate evangeliche viene chiamato cripia, che divenne poi greppia in italiano, krippe in tedesco, crib in inglese, krubba in svedese e crèche in francese. Il termine presepe è utilizzato, oltre che in Italia, anche in Ungheria, perché vi giunse via Napoli nel XIV secolo quando un discendente Angiò divenne re di quelle regioni, Portogallo e Catalogna.
La tradizione pittorica di raffigurare la Natività fu seguita poi dalla rappresentazione tridimensionale, allestita in occasione delle festività natalizie, ossia a ciò che comunemente si intende oggi con il termine "presepe". Questa usanza, all'inizio prevalentemente italiana, ebbe origine all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l'autorizzazione da papa Onorio III. Francesco era tornato da poco (nel 1220) dalla Palestina e, colpito dalla visita a Betlemme, intendeva rievocare la scena della Natività in un luogo, Greccio, che trovava tanto simile alla città palestinese.
#condifesaravenna #presepe #storia #natale #natale2024 #romagna #buonefeste #tradizioni #curiosità #feste2024

Una foto alla pianta d’eccellenza per il periodo

Una foto alla pianta d’eccellenza per il periodo: “la Stella di Natale”.
Stella di Natale che potete trovare presso tutte le nostre aziende florovivaistiche romagnole e che sicuramente sarà una piacevole e sempre gradita strenna natalizia.
L'Euphorbia pulcherrima nota come Poinsettia o Stella di Natale è una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri.
La sua bellezza è senza dubbio la fioritura ma, al contrario di quello che si può pensare, il suo fiore, detto ciazio, con petali e sepali disposti a coppa, non è rosso ma di colore giallo e circondato da una corona di cinque brattee rosse. È una pianta tipicamente fotoperiodica o brevidiurna; per questo la sua fioritura avviene in pieno inverno quando le giornate sono più corte.
Una buona luminosità favorisce una crescita rigogliosa ma per avere una buona fioritura la pianta deve stare per buona parte della giornata al buio.
La sua coltivazione – praticata specialmente nelle aree più calde del Mediterraneo – richiede una temperatura tra i 14 e i 22 °C. Può vivere anche a temperature più basse, ma non sopporta il gelo.
La Poinsettia è una pianta tipicamente natalizia: spesso, quando perde le foglie, viene buttata via; invece, se ha delle buone radici e viene posta in un luogo luminoso, lasciandola vegetare per tutta l'estate, a fine settembre – quando verrà riportata all'interno – riprenderà la sua fioritura. Durante il riposo estivo la si potrà tenere al sole, dopo averla fatta abituare con un'esposizione graduale in modo che la pianta non si ustioni, con innaffiature regolari da effettuare quando la pianta presenta le foglie flosce ma con qualche concimazione mensile.
#condifesaravenna #stelladinatale #natale #fiori #piante #fiore #poinsettia #agricoltura #florovivaismo #romagna #stellanatale

Pubblichiamo questa sera il video della Campagna 2

Pubblichiamo questa sera il video della Campagna 2024 con l'anno che sta andando a chiudersi.
Un racconto in musica di quanto accaduto nel corso del tempo iniziando con le semine dei bietolotti e concludendosi con le semine dei cereali, passando attraverso la fioritura primaverile, le grandinate di Maggio, le trebbiature e raccolte estive ed il settembre alluvionale sui nostri territori.
Tanti video, molti inediti, tutti registrati dai nostri uffici nel corso di questo anno per raccontare la nostra meravigliosa e difficile agricoltura romagnola.
Speramo possa piacere.
#condifesaravenna #campagna2024 #agricoltura #musica #storia #campagna #romagna #lavoriagricoli #alluvione #terra

Nuovo anno in avvicinamento e non poteva mancare l

Nuovo anno in avvicinamento e non poteva mancare l’acquisto del nuovo calendario, presenza fissa da ormai 50 anni negli uffici del Condifesa Ravenna: il "Luneri di Smembar 2025".
Giunto alla sua 181esima edizione, il calendario romagnolo per eccellenza ci presenta il nuovo anno 2025 alle porte terminato dicembre.
Il lunario dei romagnoli quest'anno non poteva esimersi dal trattare, con il consueto sarcasmo, gli eventi del settembre alluvionale e di molti altri temi che hanno segnato quest'anno verso la conclusione.
Una splendida edizione che potete già acquistare presso tutte le edicole-tabaccherie locali e leggere in tutti i suoi interessanti capitoli dialettali oltre ad un intero trafiletto dedicato al ciclismo romagnolo.
#condifesaravenna #calendario #romagna #luneri #smembar #ravenna #faenza #territorio #dialetto #romagnolo #storia #buon2025 #storia

Aggiornamento previsioni meteo: giornata che come

Aggiornamento previsioni meteo: giornata che come previsto porta piovaschi sparsi locali con nuvole e generale foschia. Da domani fino a sabato mattina tendenza alla variabilità con rasserenamenti e nebbie in pianura nelle ore notturne, poi ci attende una domenica dell'Immacolata con l'ombrello che ci transiterà verso una nuova settimana di carattere invernale, con piovaschi possibili martedì e venerdì.
L'arrivo di una corrente fredda da nord-est porterà una goccia fresca nel Tirreno e questa situazione dominerà il Mediterraneo portandoci poco sotto le medie delle temperature invernali con quote neve che da domenica tenderanno a diminuire anche sull'Appennino.
Possibile qualche fiocco coreografico nel corso della settimana prossima anche a quote pede-collinari romagnole.
Termometri in leggera risalita fino a sabato poi deciso calo fino a restare sotto i 10 gradi come valori massimi ed attorno allo zero come minime.
Riassumendo: miglioramento fino a sabato, poi nuovo passaggio piovoso e nuova settimana all'insegna di un tempo invernale con possibili nuove precipitazioni martedì.
Vedremo poi con futuri aggiornamenti lo sviluppo della situazione, in particolare non è ancora decisa la seconda parte della prossima settimana che potrebbe stupire con un vento caldo di sud-ovest a rovinare il passaggio invernale promesso.
Nella foto: vigneti ormai spogli sotto la pioggia di questa mattina tra Cotignola e Bagnacavallo.
#condifesaravenna #previsioni #meteo #previsionimeteo #chetempofa #campagna #dicembre #inverno #tempo #romagna #vigneti

AVVISO: gli uffici del Condifesa Ravenna resterann

AVVISO: gli uffici del Condifesa Ravenna resteranno chiusi nel pomeriggio odierno per corso di formazione del personale.
Da domani saranno regolarmente aperti nei consueti orari.
#condifesaravenna #personale #avviso #chiusura #uffici #comunicato

Primo di dicembre con le piccole piantine di grano

Primo di dicembre con le piccole piantine di grano in crescita nei terreni seminati qualche settimana fa.
Lato meteo la settimana che ci attende sarà un po' più movimentata con piogge attese da martedì in prosecuzione, sparse, fino a venerdì. Vedremo comunque le evoluzioni nelle previsioni della prossima settimana.
Il frumento fu tra le prime piante ad essere coltivate prima per la paglia, usata per l'edilizia mischiata al fango per i muri, per giacigli e indumenti, solo dopo tempo vennero usati i semi a scopo alimentare. Gli ultimi studi, condotti comparando il corredo genetico dei frumenti selvatici tuttora esistenti e di quelli coltivati, hanno fissato la culla della coltivazione proprio nel centro geometrico della "Mezzaluna fertile" sui monti Karacadag, una catena posta tra l'alveo del Tigri e quello dell'Eufrate.
Archeologi e storici hanno ipotizzato l'importanza che la coltura del frumento possa avere svolto per spingere le prime società umane a forme di organizzazione più complesse. Mentre gli ortaggi possono essere coltivati, infatti, anche attorno ad un campo di nomadi, il frumento, nelle condizioni climatiche della valle del Tigri-Eufrate, possono avere spinto i primi coltivatori a realizzare reti di canali per estendere la coltura, edificare le prime città difese da mura per tutelare il raccolto nel corso dell'anno e organizzare eserciti per difendere dai nomadi il territorio irrigato dai canali faticosamente realizzati, oltre che per procurare gli schiavi per estendere i canali a nuove superfici.
Il grano domestico si diffuse rapidamente in regioni dove i suoi antenati selvatici non crescevano naturalmente. Il farro raggiunse la Grecia nel 6500 a.C., l'Egitto poco dopo il 6.000 a.C. e la Germania e la Spagna nel 5.000 a.C.
I primi egizi furono sviluppatori del pane e dell'uso del forno e svilupparono la cottura al forno in una delle prime industrie di produzione alimentare su larga scala.
#condifesaravenna #grano #cereali #terra #agricoltura #semine #semina #romagna #storia #civiltà #pane

Come promesso oggi pubblichiamo il secondo video d

Come promesso oggi pubblichiamo il secondo video dedicato alla Campagna 2024 ormai in conclusione.
Il video si compone dei migliori scatti realizzati nel corso del 2024 sui lavori, gli eventi, i prodotti e tutto quello che ha interessato le nostre campagne e le nostre Aziende Agricole romagnole.
In questo video sono presenti quindi gli scatti realizzati da inizio Luglio a fine Novembre, che ci portano attraverso le trebbiature dei prodotti, la raccolta della frutta estiva, passando poi alla vendemmia dell’uva. Da metà settembre, con un cambio deciso del sottofondo, la nuova alluvione che ha colpito ancora una volta la Romagna con gli scatti realizzati anche nei giorni successivi sul territorio. Infine, le raccolte delle pomacee e kiwi.
Ricordiamo che tutte le foto sono state scattate dai nostri uffici e che nel video sono presenti anche molte immagini inedite.
Buona visione!
#condifesaravenna #video #foto #romagna #alluvione #campagna #anno2024 #storia #agricoltura #territorio #buonavisione

Giunti alla fine di Novembre pubblichiamo la prima

Giunti alla fine di Novembre pubblichiamo la prima parte del nostro video dedicato alla Campagna 2024 ormai in conclusione.
Il video si compone dei migliori scatti realizzati nel corso del 2024 sui lavori, gli eventi, i prodotti e tutto quello che ha interessato le nostre campagne e le nostre Aziende Agricole romagnole.
In questo video sono presenti quindi gli scatti realizzati da inizio Gennaio a fine Giugno, che ci portano attraverso la fine dell'inverno scorso con una primavera che ha risparmiato i territori da gelate concedendo una buona fioritura dei frutteti, passando poi attraverso le quattro forti grandinate molto precoci a Maggio.
Il prossimo video, che tratterà le foto realizzate da Luglio a Novembre 2024, sarà postato sui nostri canali social domani sera.
Buona visione!
#condifesaravenna #video #foto #romagna #grandine #storia #lavoriagricoli #campagna #anno2024 #storia #agricoltura #territorio #buonavisione

Giornata uggiosa con piovaschi sparsi come da prev

Giornata uggiosa con piovaschi sparsi come da previsioni in tutta la Romagna, da domani pomeriggio nuovo ritorno del sereno o poco nuvoloso con temperature leggermente in ascesa.
La foto di oggi, scattata ieri vicino a Faenza, riguarda un ortaggio molto comune in questi giorni autunnali: il finocchio.
Il finocchio è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere), conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo.
I finocchi, oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali sono ricchi di princìpi attivi che li rendono particolarmente utili per: gotta, astenia, inappetenza, reumatismi, flatulenza, vomito, vista debole.
Essendo ricco di flavonoidi o fitoestrogeni, sostanze estrogeniche naturali, il finocchio ha un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili, può favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione lattea e prevenire il tumore al seno. Agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione regolarizzando e migliorando la funzione epatica. Agisce inoltre sul sistema nervoso prevenendo e/o alleviando gli spasmi muscolari.
In erboristeria e fitofarmacia il finocchio è indicato contro dispepsie, pesantezza di stomaco, flatulenza, meteorismo, colite, atonia digestiva, tosse infiammazione delle vie aree. Ha anche attività estrogenica, antifermentativa, espettorante,ed è utile contro problemi mestruali.
Una curiosità: dal finocchio è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato.
#condifesaravenna #finocchio #finocchi #ortaggio #romagna #orto #agricoltura #romagna #autunno #nutraceutica

Sono in spedizione le lettere con i conteggi dei R

Sono in spedizione le lettere con i conteggi dei Risarcimenti 2024.
Dal 15 Dicembre le Compagnie di Assicurazione inizieranno a liquidare i risarcimenti a 1154 Aziende Agricole nostre associate colpite dai danni intercorsi alle produzioni agricole nella Campagna 2024 appena passata. A seguito di accordi consortili alcune Compagnie liquideranno gli indennizzi già in questa settimana.
Come si può vedere dalla nostra infografica, l'anno 2024 si è concluso con l’importanza di avversità che hanno segnato i nostri territori: l'evento Grandine, quello con più liquidazioni (26,8 mln), ha colpito il territorio in tempistiche molto precoci rispetto agli anni passati. Sei gli episodi primari: il 20/4 nel cesenate e valle del Rubicone; il 13/5 nel faentino e Russi; il 15/5 in una striscia che ha tagliato tutta il faentino, la bassa Romagna ed il nord ravennate da ovest ad est; ripetuta poi nuovamente con maggiore forza ed intensità di pioggia il giorno successivo 16/5 (ad un anno esatto dall’alluvione); altra nuova forte grandinata il 25/5 nel forlivese, cesenate e faentino; il 13/6 poi ha registrato grandinate sparse su colline e pianure.
In seconda posizione troviamo l’Eccesso di Pioggia (4,2 mln), intervenuto negli episodi concomitanti con le grandinate di maggio ed a metà settembre in Romagna sfociato poi negli episodi alluvionali di Faenza, Bagnacavallo e Cotignola.
Il Vento, spesso concomitante con l'evento grandine, si posiziona in terza posizione con 2,2 milioni di risarcimenti, intervenuto anche nel corso dell’estate su alcune colture in pre-raccolta.
Al quarto posto troviamo il colpo di sole che nelle calde e torride giornate estive ha colpito frutta e verdura con temperature ben al di sopra dei 40 gradi.
A seguire con indennizzi più limitati le altre avversità spesso non assicurate o non fornite dal mercato assicurativo.
Per maggiori informazioni rinviamo al nostro sito internet nella sezione Novità ed Articoli ove potrete trovare anche i dettagli delle rate inviate in questi giorni.
https://www.condifesa.ra.it/articoli/
#condifesaravenna #danni #indennizzi #risarcimenti #assicurazione #agricoltura #eventi #grandine #condifesa #campagna2024 #romagna #maltempo

La nostra foto di questa sera, scattata qualche te

La nostra foto di questa sera, scattata qualche tempo fa, ci porta a raccontare la storia della Torre Campanaria di Castrocaro Terme sulle colline forlivesi, situata poco sotto alla fortezza.
La prima torre civica di Castrocaro fu probabilmente edificata nel 1200 mentre quella odierna è strettamente legata ad un evento passato che ne ha obbligato la ricostruzione dopo la sua esplosione.
Il 21 giugno 1497, infatti, durante un forte temporale cadde un fulmine che incendiò le polveri per le artiglierie, facendo saltare in aria il complesso ed uccidendo 11 persone tra cui anche un bambino di nome Vangelista che si trovava all'interno della struttura intento a suonare le campane per scongiurare il maltempo.
Il "campanone" odierno situato sulla murata esterna della parte medievale di Castrocaro come una vedetta a difesa della fortezza e del paese, prende il suo nome curioso dalle campane di grandi dimensioni presenti sulla torre simboli di Castrocaro e dei suoi abitanti fin dal 1600.
L'ultima campana, che richiese anche modifiche strutturali alla torre, risale al 1841 e fu prodotta dalla fonderia dei fratelli Balestra di Cesena.
Sul lato verso la valle del fiume Montone è presente anche un orologio automatico datato 1954 e che dalla distanza è una splendida cornice sulle prime mure di tutta la parte medievale.
#condifesaravenna #castrocaroterme #castrocaro #storia #maltempo #campanone #torrecampanaria #forlì #campana #romagna #emiliaromagna #inemiliaromagna

Previsioni meteo per la settimana: molte nuvole, q

Previsioni meteo per la settimana: molte nuvole, qualche sprazzo di sole e clima autunnale non freddo, ma molto umido per tutta la settimana in Romagna.
Sarà quello che si può definire una settimana uggiosa, con piovaschi sparsi che bagneranno i nostri territori mercoledì e probabilmente sabato e domenica, con piogge comunque non organizzate se non negli Appenini lato Toscana e confini con le Marche.
Dominio delle nuvole alte con probabili foschie il resto dei giorni e temperature che si manterranno stabili sui livelli odierni vista la prevalenza di un flusso umido atlantico.
Secondo le prime previsioni a lungo termine pare probabile un primo accesso invernale da nord-est durante la prima decade di dicembre.
Chiaramente siamo troppo lontani per vederne gli effetti reali e soprattutto il Mediterraneo è ancora una roccaforte dell'alta pressione, per cui rinviamo a futuri aggiornamenti.
Per il momento: nuvolosità con piovaschi sparsi a metà e fine settimana, più intensi nelle colline.
Nella foto: i colori autunnali dei vigneti vicino a Forlì.
#condifesaravenna #previsioni #meteo #colori #previsionideltempo #autunno #uggioso #romagna #chetempofa #umido

Noci romagnole pronte per il consumo! La noce è i

Noci romagnole pronte per il consumo!
La noce è il frutto degli alberi del genere Juglans. E' corretto però distinguere tra due specie di noce da frutto: la Juglans regia e la Juglans nigra. La prima ha origini persiane, mentre la seconda proviene dal Nord America. La parte commestibile della noce è il seme contenuto nella drupa chiamato gheriglio, ricoperto da un endocarpo legnoso.
La noce è tipicamente autunnale, possiede un alto valore energetico e tante caratteristiche nutrizionali. È ricca di acidi polinsaturi, ottimi per l’organismo umano, contengono anche delle proteine e carboidrati semplici. Sono altresì ricche di fibre e i sali minerali abbondano: calcio, ferro, fosforo e potassio.
Le noci sono un’ottima fonte di proteine, vitamina A, vitamina E, B1, B2, acido folico e fibre e contengono un elevato quantitativo di antiossidanti in grado di tenere sotto controllo i radicali liberi. Il consumo di noci, è stato dimostrato, riduce la vulnerabilità allo stress che avviene durante l’invecchiamento.
Le noci contengono melatonina, dunque sono ottime anche per chi vuole dormire bene per tutta la notte.
Sono un alimento fortemente energetico, perfetto anche per le donne in gravidanza (a meno che non si sia allergiche): i grassi polinsaturi favoriscono lo sviluppo corretto del sistema nervoso e di alcune parti degli occhi del feto.
Ultimi studi hanno dimostrato che consumare noci contribuisce ad abbassare la pressione alta e la corretta salute del cuore.
#condifesaravenna #noci #noce #romagna #frutto #frutta #nutraceutica #juglans #nocidiromagna #noceromagna #nociromagna #agricoltura #colori

Semi di melograna sgranati pronti per il consumo.

Semi di melograna sgranati pronti per il consumo.
La Melagrana (detta anche mela granata o solo granata), dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”), è il frutto del melograno che matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà.
La melagrana è una bacca (detta Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub–esagonale.
Il frutto ha diverse partizioni interne che svolgono funzione di placentazione ai semi, detti chicchi o arilli (fino a 600 ed oltre per frutto) separati da una membrana detta cica. I semi, di colore rosso, in alcune varietà sono circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, nelle varietà a frutto commestibile, dolce e profumata.
Il frutto reca in posizione apicale (opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a quattro-cinque pezzi, che sono residui del calice fiorale.
Proveniente dall’Asia diffuso ora dall'Iran alla zona Himalayana dell'India settentrionale, nel Caucaso e nella macchia mediterranea (la città spagnola Granada prende il suo nome dall’introduzione di tale albero da frutto nel territorio locale). In diverse religioni e culture ha assunto un forte significato simbolico per il colore dei numerosi semi, di un rosso traslucido brillante, racchiusi in un involucro robusto. Il frutto ha inoltre colpito l'immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura, questa conclusione è ripresa da molte culture anche grazie al fatto che la pianta viva perfino in ambiente semi-desertico.
I chicchi (ed il succo di melagrana) sono un'eccellente sorgente di vitamina C e del gruppo A,B ed E, di potassio e di notevoli quantità di Polifenoli antiossidanti. La melagrana contiene anche sali minerali importanti come il manganese, lo zinco, il rame e il fosforo.
Infine, secondo gli ultimi studi scientifici, l’estratto di melograno aiuta a proteggere i reni e permette al riparo il nostro organismo dalle infezioni, rafforzando l’attività del sistema immunitario.
#condifesaravenna #melagrana #granada #nutraceutica #melograno #frutta #romagna #raccolta #agricoltura

"Per Santa Caterina, o neva o brina." Lunedì sar

"Per Santa Caterina, o neva o brina."
Lunedì sarà il 25 novembre, giorno di Santa Caterina, ad un mese esatto dal Natale, spesso questa giornata dava il via all'inverno vero e proprio.
Nel frattempo i forni romagnoli stanno già preparando per questa settimana e la prossima le famose Caterine (biscotti al cioccolato) che la leggenda vuole raccontino di una difficile storia d'amore tra un pasticcere e una giovane sarta.
Non potendosi incontrare per via della famiglia della giovane contraria al loro rapporto, la situazione diede lo spunto al pasticcere che inventò un biscotto a forma di bambola di Santa Caterina che omaggiò a simbolo del loro affetto. Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto è infatti patrona delle sarte e delle fanciulle da marito oltre che ricordata per la sua sapienza e la sua funzione di protettrice degli studi e di alcune categorie sociali dedite all'insegnamento.
La tradizione ravennate vuole che per il 25 novembre alle bambine venga regalata una Caterina come simbolo di forza, sapienza e giustizia (ispirata proprio alla Santa), mentre ai maschietti un galletto come simbolo di rinnovamento e prosperità.
#condifesaravenna #caterina #caterinette #previsioni #meteo #romagna #tradizioni #territorio #santacaterina #ravenna #storia

Piccole piantine di grano nate dopo le semine di q

Piccole piantine di grano nate dopo le semine di qualche settimana fa.
In questi giorni è abbastanza facile riconoscere un campo di grano da uno di orzo: da così piccolo è infatti ben distinguibile all'occhio il colore verde più chiaro delle prime piantine di orzo appena nate, rispetto a quelle di colore più scuro del frumento.
Il frumento fu tra le prime piante ad essere coltivate prima per la paglia, usata per l'edilizia mischiata al fango per i muri, per giacigli e indumenti, solo dopo tempo vennero usati i semi a scopo alimentare. Gli ultimi studi, condotti comparando il corredo genetico dei frumenti selvatici tuttora esistenti e di quelli coltivati, hanno fissato la culla della coltivazione proprio nel centro geometrico della "Mezzaluna fertile" sui monti Karacadag, una catena posta tra l'alveo del Tigri e quello dell'Eufrate.
Archeologi e storici hanno ipotizzato l'importanza che la coltura del frumento possa avere svolto per spingere le prime società umane a forme di organizzazione più complesse. Mentre gli ortaggi possono essere coltivati, infatti, anche attorno ad un campo di nomadi, il frumento, nelle condizioni climatiche della valle del Tigri-Eufrate, possono avere spinto i primi coltivatori a realizzare reti di canali per estendere la coltura, edificare le prime città difese da mura per tutelare il raccolto nel corso dell'anno e organizzare eserciti per difendere dai nomadi il territorio irrigato dai canali faticosamente realizzati, oltre che per procurare gli schiavi per estendere i canali a nuove superfici.
Il grano domestico si diffuse rapidamente in regioni dove i suoi antenati selvatici non crescevano naturalmente. Il farro raggiunse la Grecia nel 6500 a.C., l'Egitto poco dopo il 6.000 a.C. e la Germania e la Spagna nel 5.000 a.C.
I primi egizi furono sviluppatori del pane e dell'uso del forno e svilupparono la cottura al forno in una delle prime industrie di produzione alimentare su larga scala.
#condifesaravenna #grano #cereali #terra #agricoltura #semine #semina #romagna #storia #civiltà #pane

Il tempo delle mele, il frutto per eccelenza del p

Il tempo delle mele, il frutto per eccelenza del periodo.
La mela si perde tra leggende e storie nel corso dell'umanità ma forse la più nota è quella del mito greco, che diede gli albori all'Iliade: ad un banchetto del matrimonio tra Peleo e Teti due figure mitologiche dell'antica Grecia, al quale furono invitati molti dei, tranne Eris, la dea della discordia.
Tuttavia, la dea decise di presentarsi ugualmente e lanciò sul banchetto principale una mela dorata che riportava la frase “Per la più bella”. Ogni dea presente pensò che la mela fosse per sé. Per questo motivo, il giudizio finale fu lasciato nelle mani del Principe Paride.
Ogni dea cercò di corromperlo in qualche modo e alla fine vinse Afrodite, promettendo a Paride, come sposa, la donna mortale più bella. Caso vuole che questa fosse proprio Elena di Sparta, purtroppo già sposata con il Re Menelao.
Da questa scelta difficile della mela, denominata poi "il pomo della discordia", nacquero quindi le note vicende della guerra di Troia.
Resta ai tempi nostri il detto in senso figurato del "pomo della discordia" ovvero un oggetto o un fatto che è causa di disaccordo, di contrasto e di lite fra le persone.
#condifesaravenna #mele #mela #melo #nutraceutica #frutta #pomacee #romagna #raccolta #rosa #colore #leggenda #iliade #grecia #pomo #pomodelladiscordia

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